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giovedì 11 giugno 2020

STEP #24

“Invenzione” é un sostantivo femminile che deriva dal termine latino “inventio-onis”, che tradotto significa: atto del trovare, capacità inventiva.
In questo blog ci si è più volte interrogati sulle varie sfaccettature che questo termine può assumere: in primis, il significato più ovvio è quello di “creare un qualcosa che prima non esisteva”, ma anche invenzione in quanto mera menzogna è altrettanto valido come accezione.
In particolare, il secondo senso lo si è trovato attraverso un’indagine approfondita per esempio negli spot pubblicitari, nella mitologia greca, nei Dialoghi platonicima anche nella Divina Commedia e in molte celebri opere più “recenti” come “La Nuova Atlantide” di Bacone oppure nello “Zibaldone” di Leopardi.
È stata sottolineata anche l’accezione di questo termine nell’ambito delle arti, più precisamente per quanto riguarda il Futurismo con la sua determinazione verso il progresso tecnologico, oppure nelle arti scultoree o nel cinema con la CGI.
Procedendo con l’indagine si è trovato un “testimonial” del termine “invenzione”, un personaggio simbolo, che per mezzo delle proprie invenzioni ha completamente stravolto il vecchio modo di pensare degli uomini; si è anche costruito un abbecedario che contenesse per ogni lettera un’invenzione molto significativa nella storia umana.
Verso la fine dell’indagine ci si è chiesto, in relazione all’invenzione intesa come progresso tecnologico, se quest’ultimo fosse sempre etico oppure no, ovvero: È sempre vero che il progresso tecnologico porta soltanto benefici?
In merito a questa domanda si sono presentati molti esempi come per esempio alcuni fatti di cronaca, alcuni di bioetica o luoghi comuni.
Si è accennato, inoltre, a come sia anche un’utopia pensare che le invenzioni portino automaticamente a qualcosa di positivo per l‘uomo, così come è altrettanto utopica la speranza che esse vengano utilizzate dall’uomo solo per fini benevoli ed eticamente corretti.
Per concludere si è notato come il tema stesso dell’inventare andasse a braccetto con qualunque branca dell’ingegneria e come questo termine abbia giocato un ruolo fondamentale nella pandemia appena passata.

martedì 2 giugno 2020

STEP #22

EPISODIO 1: LA CORNICE

Brad è un inventore statunitense che viveva in California nel 2077, egli era un notissimo ricercatore che studiava l’invecchiamento cellulare.
Le sue ricerche erano volte a creare una sostanza che fosse in grado di inibire le normali reazioni di invecchiamento e di “potenziare” la divisione cellulare; era convinto che se si fosse riusciti in qualche modo ad impedire che durante la riproduzione cellulare venissero compiuti errori da parte dei geni trascrittori, tutte le nuove cellule sarebbero diventate esattamente identiche a quelle precendenti.
In questo modo invecchiare sarebbe stato biologicamente impossibile e non solo, infatti allo stesso tempo si sarebbero ridotte moltissimo le probabilità di contrarre un tumore in quanto le mutazioni non sarebbero state più casuali, ma identiche a quelle delle cellule precedenti, quindi prevedibili da parte del nostro corpo.

EPISODIO 2: LA SCOPERTA E IL PROBLEMA ETICO

Molti anni dopo, con l’aiuto dei più importanti esperti a livello mondiale Brad riuscì finalmente a comprendere fino in fondo il processo di invecchiamento cellulare e creò un siero che, dopo moltissimi tentativi falliti, riuscì ad impedire gli errori di trascrizione.
Dopo un breve momento di gioia, egli si chiese se fosse davvero giusto dare a chiunque la possibilità di vivere per sempre; dopo vari giorni di riflessione si convinse che rendere tutte le persone immortali avrebbe significato la fine della vita per come la si conosce.
Nessuno infatti sarebbe più riuscito a dare un senso alla propria vita, con il risultato di cadere in uno stato di depressione perenne.
Per questa ragione Brad non diffuse mai il siero, anche se gli erano stati promessi diversi milioni di dollari.

EPISODIO 3: IL “FURTO”

Brad visse in questo modo il resto della sua vita in maniera felice, avendo una moglie e un figlio, chiamato Tyler.
Anni dopo la morte del padre, Tyler capì che non spettava a suo padre una decisione talmente importante che avrebbe influenzato miliardi di persone, così si decise a diffondere il siero.
Egli diventò immediatamente la persona più famosa sulla Terra, gli vennero innalzate statue, e gli vennero dedicati moltissimi libri.
Anni dopo, quando oramai circa il 90% della popolazione mondiale  aveva assunto il siero, moltissimi si resero conto che ciò non era quello che volevano.
Le loro vite erano piatte e monotone, ogni cosa veniva procrastinata e mai veramente eseguita; il mondo intero cadde in uno stato di depressione per moltissimi anni fino a quando non si riuscì ad invertire il processo e a far ritornare tutto come era sempre stato.


Questa breve storia ci insegna che le nuove invenzioni non siano sempre e comunque positive, ma al contrario possano presentare insidie inaspettate.

  

domenica 31 maggio 2020

STEP #21

Nella storia del genere umano, molte sono state le invenzioni che hanno avuto un impatto importante nella nostra quotidianità, sia in senso positivo, sia in senso negativo.
Molte di queste invenzioni o scoperte sono state create per far del bene o per agevolare la vita degli uomini.
Tuttavia ve ne sono alcune che, pur essendo eticamente corrette, sono poi state impiegate per gli scopi più moralmente scorretti; altre ancora (le peggiori) sono state create con un preciso intento malevolo.
Basti pensare alla polvere da sparo, inventata nel IX secolo dai cinesi per fare giochi di luce, essa poi si diffuse in tutto il mondo a partire dal XII secolo, dove venne usata per scopi militari.
Un altro esempio può essere la fissione nucleare, scoperta nel 1932, essa era in grado di produrre un’elevatissima quantità di energia.
Con questo principio vennero costruite le prime centrali nucleari, edifici in grado di illuminare intere città e con un impatto ambientale decisamente più basso rispetto ai metodi convenzionali (se non si considerano le scorie radioattive).
Ci furono, però, degli uomini che videro nella fissione nucleare una potente arma di distruzione di massa.
Gli effetti di questa ultima teoria sono purtroppo noti a tutti ai giorni nostri. 
In conclusione, ogni invenzione può essere usata sia per scopi benevoli sia per scopi malevoli, sta al genio degli uomini compiere la scelta giusta.

sabato 30 maggio 2020

STEP #20


Lo Zibaldone, vasta opera leopardiana, rappresenta una sorta di diario personale dello scrittore nel quale vengono trattati numerosi temi, spesso scritti in prosa diretta e caratterizzati da uno stile per lo più asciutto.
Tra le varie tematiche viene trattata quella della “fanciullezza” alla quale Leopardi dedica numerose pagine e riflessioni, al punto da poter affermare che lo scrittore stesse cercando di “piantare la palafitta d’una possibile, moderna “pedagogia” (nota Antonio Carrante “Rileggendo lo Zibaldone” in Rivista di Letteratura Italiana,XXII, 2004). Dunque, in questo suo intento, si può intravvedere una sorta di “invenzione”, nel senso di un nuovo modo di esplorare la psicologia dell’età infantile in maniera più approfondita e moderna di quanto fosse stato fatto sino a quel momento.
Addentrandosi nell’opera si può, tuttavia, scorgere un altro riferimento, seppur indiretto, al concetto di invenzione e a ciò che esso ha comportato per l’uomo. Se si pensa alla conoscenza come al risultato di una lunghissima serie di invenzioni che hanno portato al progresso, si può senz’altro affermare che siano state importanti e decisive per l’evoluzione umana, ma anche che abbiano allontanato l’uomo dallo stato di natura. Maggiori sono le conoscenze e minori sono le possibilità immaginative dell’uomo che invece restano vive e meravigliose nel “fanciullo” che ancora non ha la mente “imbrigliata” da conoscenze stabilite da altri. Secondo Leopardi, il fanciullo, che rappresenta l’uomo allo stato di natura, ha bisogno di poche invenzioni per essere felice e autentico: è, quindi, in lui che va ricercata la parte più profonda e autentica dell’essere umano. 
L’adulto, l’uomo moderno, invece, è come “deteriorato” poiché la sua vita è una continua ricerca di bisogni da soddisfare. Ormai assuefatto e abituato ad avere tanto, troppo, molto di più di quanto è necessario, si ingegna continuamente a “inventare” e a creare nuove esigenze da appagare.

venerdì 29 maggio 2020

STEP #19

Se pensassimo al termine “invenzione” in uno schema di un pensiero utopico, verrebbe naturale associare il termine “progresso”.
In vero, non si sta parlando del progresso inteso in senso puramente scientifico e tecnologico, ma piuttosto di un progresso includente anche l’accezione culturale.
Infatti è indubbio che molte delle invenzioni “materiali” abbiano anche certamente influenzato la parte più spirituale del genere umano; per esempio il cannocchiale di Galileo Galilei, col passare del tempo, costrinse tutti quanti ad ammettere l’ipocrisia della teoria geocentrica a vantaggio di quella eliocentrica comportando una diversa visione dell’uomo in senso assoluto nell’universo in quanto non più “dominatore” di esso.
In una società utopica, ideale, il progresso è sempre benevolo, e non porta mai scompigli nella società.
Di ogni nuova invenzione è necessario prendere solo il meglio, e non lasciarsi attrarre dai possibili scopi malevoli.
Molto spesso, nella storia, le nuove tecnologie sono state sviluppate proprio per far fronte a problemi bellici, questo fatto ha molto spesso portato ad una corsa agli armamenti o a guerre vere e proprie. 

giovedì 28 maggio 2020

STEP #18

La filosofia, così come siamo sempre stati abituati a studiarla e a pensarla, ha subito notevoli contraccolpi con la grande quantità di invenzioni e scoperte che sono state fatte dal secolo scorso ad oggi. 
Ha portato, ad esempio, uno scienziato come Stephen Hawking, ad affermare che i filosofi non sono riusciti a tenere il passo con il progresso delle teorie scientifiche, dichiarando dunque che la filosofia, in qualche modo, sia morta.
Dichiarazione discutibile, dal momento che, come afferma Carlo Rovelli in un’intervista a Radio 3 Scienza del 2019 “la grande filosofia europea -basta pensare a Kant o anche persino a Hegel- è sempre stata fortissimamente influenzata dalla scienza del suo tempo, si è intrisa della scienza del suo tempo”.
La filosofia, lungi dall’essere morta, al giorno d’oggi ha il compito di accompagnare le nuove scoperte scientifiche cercando  di passare da un pensiero essenzialmente teorico e spesso lontano dalla vita quotidiana, ad un pensiero più diretto ai problemi concreti dell’esistenza
Oggi se ne può vedere un perfetto esempio nella Bioetica che può essere vista come un ponte tra le scienze e la filosofia, ricomponendo la frattura tra il piano dei fatti, dei dati sperimentali e il piano dei valori. L’Etica, che è sempre stato un ramo fondamentale del discorso filosofico, si coniuga con le tante invenzioni e scoperte che vengono fatte in ambito medico-scientifico, cercando di riflettere e valutare quanto il progresso che ne deriva si realizzi nel rispetto di ogni essere umano e della sua dignità.

STEP #24

“Invenzione” é un sostantivo femminile che deriva dal termine latino “ inventio-onis ”, che tradotto significa: atto del trovare, capacità i...